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Quando un azienda sanitaria utilizza un virus per fare i propri comodi

In questi giorni di emergenza da Coronavirus, il Governo ha emanato diversi Decreti Legge che inchiodano ad una croce gli infermieri in quanto permettono alle aziende sanitarie, con in prima fila l'Azienda USL della Romagna, di compiere scempi indegni ai danni degli stessi. 

Il Decreto Ministeriale emanato l'otto marzo scorso all'articolo 1 comma 1 lettera p) decretava che "sono sospesi i congedi ordinari per il personale sanitario e tecnico.....". Interpretazione di quei geni di coordinatori e responsabili infermieristici dell'azienda USL della Romagna: "Le ferie sono sospese...anzi no...anzi le ferie sono concesse giorno per giorno (nel senso che oggi ti comunico se domani sei in ferie oppure no)...anzi i coordinatori e responsabili infermieristici comandano e gli infermieri devono ubbidire perchè siamo in emergenza". Così accade che coordinatori, con la complicità della direzione infermieristica, sospendono le ferie agli infermieri come da decreto, salvo poi lasciarli...in ferie a casa. Forse i poverini sono un pò confusi oppure, più realisticamente, totalmente incompetenti.

Altra perla del Governo centrale è il regalo che ci ha fatto con il Decreto Legge del 9 marzo 2020 n. 14 il cui articolo 13 comma 2 stabilisce che "agli esercenti le professioni sanitarie...non si applicano le disposizioni sui limiti massimi di orario di lavoro...". Per decreto, quindi, gli infermieri finchè riescono a strisciare sul pavimento possono restare al lavoro. Probabilmente la nostra azienda ancora non si è accorta di questo provvedimento, ma quando se ne accorgeranno, cari infermieri salutate i vostri cari perchè non li vedrete per un bel pezzo.

Lo stato di emergenza, tra l'altro, non permette un confronto con l'azienda e quando proviamo a contattarli sono irreperibili in quanto impegnati per l'emergenza coronavirus (però il tempo per confezionare le fregature agli infermieri lo trovano!). Ormai abbiamo scritto note e diffide che sono cadute nel vuoto, complice anche il fermo dell'apparato giudiziario. Tuttavia vogliamo tranquillizare lor signori, prima o poi finirà lo stato di emergenza e noi saremo lì ad attendervi.

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